Archivio per dicembre, 2011

Su Dirk Nowitzki

Pubblicato: dicembre 25, 2011 in Federico Buffa, Sport

“Esistono motori di macchine tedesche che funzionano in maniera meno perfetta di lui” (F.Buffa)

Lettera di un precario

Pubblicato: dicembre 22, 2011 in Notizie e politica

Spett. ministro del Welfare Elsa Fornero,

Siamo precarie e precari. Nel lavoro. Nel reddito. Nel welfare. Nei diritti. Negli affetti. Nelle tutele. Nell’accesso ai saperi ed ai consumi. Nell’esercizio della cittadinanza. Nei sogni, nel tempo. Siamo precari e precarie e non lo abbiamo scelto. Siamo i milioni di collaboratrici e collaboratori a progetto, partite iva, interinali, stagiste e stagisti, lavoratrici e lavoratori in affitto. Siamo il motore di un’economia in crisi e al contempo i primi soggetti sacrificabili.

Ci può incontrare ovunque: nei call center, nelle agenzie strumentali dei vostri Ministeri, nelle università, nei centri di ricerca, nelle scuole, nei supermercati, nei giornali e nell’editoria, nelle corsie degli ospedali e nelle caserme dei vigili del fuoco. Non esistono luoghi in cui non siamo presenti, perché siamo il frutto delle politiche “per lo sviluppo e l’innovazione” e delle “riforme” del mercato del lavoro realizzate negli ultimi quindici anni da chi ci ha governato e ci governa.

Siamo donne alle prese con una parità di genere tutta apparente, senza tutele, a partire dalla maternità; siamo migranti che sotto il ricatto del permesso di soggiorno legato al contratto di lavoro contribuiamo al benessere di questo paese, pagando pensioni che non avremo mai, partecipando a un sistema che non ci vuole cittadini, mentre un’aria pesante e razzista arma le mani più brutali. Siamo giovani e meno giovani, intere generazioni precarie costrette a vivere un presente dilatato che non permette di progettare il futuro: giovanissimi diplomati e laureati in un sistema di istruzione e formazione martoriato, vissuti all’ombra della retorica della meritocrazia ma senza un lavoro degno di questo nome; ultra 40enni, iperqualificati e supertitolati, spesso madri e padri di famiglia, costretti a cercare altrove il nostro destino; gli over 50, i reietti, quelli che il mercato del lavoro una volta espulsi considera “vuoti a perdere”. I nostri figli nascono già precari: per via del debito, del futuro oscuro e di un globo che non sa se sopravvivrà ai prossimi anni.La crisi ha fatto esplodere la precarietà, rendendo incerto il presente anche dei cosiddetti lavoratori “garantiti”. Noi che eravamo le giovani e i giovani in difficoltà abbiamo visto i nostri padri e le nostre madri diventare precari come noi, rischiare di essere licenziati a più di 50 anni e di vedere le loro pensioni sempre più lontane e sempre più misere.

E se una crisi iniziata 4 anni fa e negata nel corso degli ultimi 2 anni è stato il frutto avvelenato del governo Berlusconi e dei suoi ministri “nani e ballerine”, questo governo è certamente più serio e preparato. Lo è talmente tanto che riuscirà ad imporre per l’ennesima volta ricette fondate sul presupposto che il mercato (anzitutto finanziario) è sovrano e le nostre vite al suo servizio.

E noi, precari e precarie, continuiamo ad avere contratti di ogni tipo, con l’unica garanzia di uno sfruttamento costante e un debito, condiviso con tutti i cittadini e le cittadine del nostro paese. Un debito chiaramente non nostro, che ci chiedono di pagare per soddisfare gli appetiti insaziabili di una divinità onnipotente e dagli umori incostanti: il mercato, appunto, che sembra placarsi solo con sacrifici umani. Per noi non sono previste che briciole di uno stato sociale sempre più ridotto all’osso. Altro che workfare: WorkFear, un welfare fatto solo di paura messa al lavoro! Il Governo Monti, il Suo Governo, si è dato come prossimo impegno quello di convocare un tavolo “con le parti sociali al fine di riordinare il sistema degli ammortizzatori sociali e degli istituti di sostegno al reddito e della formazione continua”.

Cara ministro, Lei sa benissimo che oggi i cosiddetti lavoratori parasubordinati, coloro che sono iscritti alla gestione separata, tengono in attivo i conti dell’Inps. Secondo le previsioni, l’ammontare medio di una pensione a gestione separata è di 1570 euro l’anno, 130 euro al mese. Come sa bene anche che i collaboratori a progetto non usufruiscono di alcun ammortizzatore sociale, se non nella ridicola formula dell’una tantum sperimentata dal precedente Governo. Con il passaggio generalizzato al sistema contributivo noi, intere generazioni di “intermittenti”, non avremo mai una vecchiaia sostenuta da un reddito minimamente degno. Dopo aver fatto i conti quotidianamente con la giungla della precarietà, passeremo la seconda parte della nostra vita a fare i conti con i deserti della povertà. La riconfigurazione dell’attuale sistema degli ammortizzatori sociali, iniquo ed arretrato, passando per la riforma del sistema previdenziale, creerà inoltre un inevitabile conflitto generazionale.

Non vogliamo tutele contrapposte a quelle di altri, vogliamo rispetto, solidarietà e libertà comune. Il reddito che voi immaginate minimo e per sostenere la libertà di licenziarci, noi lo vogliamo di base, universale e incondizionato, lavoro o non lavoro, per sostenere la libertà di scelta sulle nostre vite. Ci siamo interrogati a lungo sul significato delle Sue lacrime, cara Ministro. Ma la sola cosa che sappiamo, al momento, è quel che fa la differenza: ci sono lacrime, pietistiche e paternalistiche, compatibili col sacrificio dei nostri diritti e dei nostri sogni; e ce ne sono altre scomode, di rabbia, furore e gioia, che non hanno cittadinanza.

Noi precarie e precari, che distribuiamo quotidianamente ricchezza sociale a un paese che la utilizza non certo per il nostro benessere, il nostro futuro e la nostra felicità, noi “l’Italia peggiore” oggi riprendiamo la parola sul lavoro, sul reddito, sugli ammortizzatori sociali, sul sistema pensionistico, sulla maternità/paternità, sul welfare, sul modello di sviluppo, sulla vita.

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Natale 2011

Pubblicato: dicembre 15, 2011 in Notizie e politica

Finito di fare il presepe,ho messo: 5 case distrutte dai terremoti, 4 case alluvionate, 4 container dove far vivere la gente sfollata, 25 banche, 82 chiese; il bue e l’asinello non me li posso permettere vista la tassa sugli animali domestici. Ho messo la grotta ma senza Gesù, considerato che Giuseppe e Maria con il loro lavoro non arrivano a fine mese e l’ici … sulla grotta è una spesa in più… I loro genitori con la riduzione della pensione non possono più aiutarli. Ho messo 1500 re magi rigorosamente in auto blu….Mi sembra finito. [A.Di Palma]

Dal blog di Beppe Grillo: geniale!

Pubblicato: dicembre 14, 2011 in Notizie e politica

Certi giornalisti leggono il blog per affermare l’esatto contrario di quello che scrivo. E’ il loro mestiere. Io ho detto in un incontro pubblico, in una libreria, che “Monti è una brava persona”, una frase che è stata trasformata in un appoggio incondizionato al Governo (alla Bersani style per intenderci). Ho detto che Monti deve fare tre cose: cambiare la legge elettorale, risolvere i conflitti di interesse e bloccare l’aumento del debito. E anche che deve dare ascolto ai movimenti. Lo farà? Ne dubito, ma se lo facesse non potrei criticarlo per questo. Ho anche detto che chiunque può fare meglio del precedente governo. Oggi voglio fare il portavoce di me stesso e inviare un messaggio ad alcuni giornalisti “Andate a fanculo”. Per favore, non travisatelo.
Ps: Non ho rilasciato alcuna intervista al settimanale Oggi.

Beppe Grillo

Anathema – One Last Goodbye

Pubblicato: dicembre 6, 2011 in Musica

How I needed you
How I grieve now you’re gone
In my dreams I see you
I awake so alone

I know you didn’t want to leave
Your heart yearned to stay
But the strength I always loved in you
Finally gave way

Somehow I knew you would leave me this way
Somehow I knew you could never.. never stay
And in the early morning light
After a silent peaceful night
You took my heart away
And I grieve

In my dreams I can see you
I can tell you how I feel
In my dreams I can hold you
And it feels so real

I still feel the pain
I still feel your love
I still feel the pain
I still feel your love

And somehow I knew you could never, never stay
And somehow I knew you would leave me
And in the early morning light
After a Silent peaceful night
You took my heart away
I wished, I wished you could have stayed

Da mia zia…

Pubblicato: dicembre 3, 2011 in Pirla di saggezza

LO SAPEVATE CHE….
Che tutti i giorni dobbiamo mangiare una mela per il ferro e una banana per il potassio.
Anche un’arancia per la vitamina C e una tazza di thè verde senza zucchero per prevenire il diabete.
Tutti i giorni dobbiamo bere due litri d’acqua (sì, e poi pisciarli, che richiede il doppio del tempo che hai perso per berli).
Tutti i giorni bisogna bere un Actimel o mangiare uno yogurt per avere i ‘L.Cassei Defensis’, che nessuno sa bene che cosa cavolo sono però sembra che se non ti ingoi per lo meno un milione e mezzo di questi bacilli (?) tutti i giorni inizi a vedere sfocato.
Ogni giorno un’aspirina, per prevenire l’infarto, e un bicchiere di Vino rosso, sempre contro l’infarto ed un altro di bianco, per il sistema nervoso, ed uno di birra, che già non mi ricordo per che cosa era.
Se li bevi tutti insieme, ti può dare un’emorragia cerebrale, però non ti preoccupare,perché non te ne renderai neanche conto.
Tutti i giorni bisogna mangiare fibra. Molta, moltissima fibra, finché riesci a cagare un maglione. Si devono fare tra i 4 e 6 pasti quotidiani, leggeri, senza dimenticare di masticare 100 volte ogni boccone.
Facendo i calcoli, solo per mangiare se ne vanno 5 ore.
Ah, e dopo ogni pasto bisogna lavarsi i denti, ossia dopo l’Actimel e la fibra lavati i denti, dopo la mela i denti, dopo la banana i denti… e così via finché ti rimangono 3 denti in bocca, senza dimenticarti di usare il filo interdentale, massaggiare le gengive, il risciacquo con Listerine…
Bisogna dormire otto ore e lavorare altre otto, più le 5 necessarie per mangiare, 21. Te ne rimangono 3, sempre che non ci sia traffico.
Secondo le statistiche, vediamo la tele per tre ore al giorno. Già, non si può, perché tutti i giorni bisogna camminare almeno mezz’ora (attenzione: dopo 15 minuti torna indietro, se no la mezz’ora diventa una).
Bisogna mantenere le amicizie perché sono come le piante, bisogna innaffiarle tutti i giorni. E anche quando vai in vacanza, suppongo.
Inoltre, bisogna tenersi informati, e leggere per lo meno due giornali e un paio di articoli di rivista, per una lettura critica.
Ah!, si deve fare l’amore tutti i giorni, però senza cadere nella routine: bisogna essere innovatori, creativi, e rinnovare la seduzione.
Bisogna anche avere il tempo di spazzare per terra, lavare i piatti, i panni, e non parliamo se hai un cane o … dei FIGLI???
Insomma, per farla breve, i conti danno 29 ore al giorno.
L’unica possibilità che mi viene in mente è fare varie cose contemporaneamente: per esempio: ti fai la doccia con acqua fredda e con la bocca aperta così ti bevi i due litri d’acqua. Mentre esci dal bagno con lo spazzolino in bocca fai l’amore (tantrico) col compagno/a che nel frattempo guarda la tele e ti racconta, mentre tu lavi per terra.
Ti è rimasta una mano libera?? Chiama i tuoi amici! E i tuoi genitori. Bevi il vino (dopo aver chiamato i tuoi ne avrai bisogno). Il BioPuritas con la mela te lo può dare il tuo compagno/a, mentre si mangia la banana con l’Actimel, e domani fate cambio.
Però se ti rimangono due minuti liberi, invia questo messaggio ai tuoi Amici (che bisogna innaffiare come una pianta).
Adesso ti lascio, perché tra lo yogurt, la mela, la birra, il primo litro d’acqua e il terzo pasto con fibra della giornata, già non so più cosa sto facendo … però devo andare urgentemente al bagno. E ne approfitto per lavarmi i denti….
SE TI HO GIÁ MANDATO QUESTO MESSAGGIO, PERDONAMI PERÓ É L’ALZHEIMER, CHE NONOSTANTE TUTTE LE CURE NON SONO RIUSCITO A COMBATTERE.

All’inizio….

Pubblicato: dicembre 1, 2011 in Pirla di saggezza

1| Dio creò bocchino. e subito dopo la santanché. così, per associazione.
2| Dio creò sgarbi. neanche il tempo di finirlo e già gli giravano i coglioni.
3| Dio creò alemanno. poi ci riprovò e venne fuori storace. giornata nera.
4| Dio creò brunetta. poi si accorse di aver fatto una cazzata. e lo lasciò a metà
5| Dio creò gasparri. e poi creò l’alzheimer. per dimenticarsene
6| Dio creò vespa. quel giorno fu il suo unico neo.
7| Dio creò renzo bossi. ci provò, almeno.
8| Dio creò andreotti. perché la vita eterna da soli dopo un po’ rompe il cazzo.
9| Dio creò bondi. ma lo fece con due culi.
10| Dio creò fede. e andò subito a lavarsi le mani.
11| Dio creò bertolaso. per gestire l’emergenza big bang. a quei tempi aveva molto senso dell’umorismo.
12| Dio creò borghezio. e capì che aveva bisogno di una vacanza
13| Dio creò schifani. lo guardò per un po’ e poi gli diede il nome.
14| Dio creò calderoli. poi passò a qualcosa di più evoluto. una medusa.
15| Dio creò sacconi. le scritture però non dicono di cosa l’abbia riempito.